Con “cuffia dei rotatori” si intende un insieme di tendini presenti nell'articolazione della spalla che consente di compiere un’ampia gamma di movimenti complessi: la spalla è l’articolazione del corpo umano che ha la maggiore capacità di escursione articolare.
Gli insulti traumatici e/o degenerativi che questi tendini subiscono possono provocarne la rottura, tale condizione è chiamata “lesione della cuffia dei rotatori”.
È una delle cause più comuni di dolore alla spalla negli adulti e nel “giovane anziano” e una volta veniva definita come “periartrite”.
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Le cause
Le lesioni della cuffia dei rotatori sono spesso legate a fattori biologici e meccanici come i difetti posturali. La spalla, e in particolare la cuffia dei rotatori per alcuni aspetti paga il prezzo dell’evoluzione della specie umana che è passata da una posizione quadrupede a bipede per cui la cuffia lavora con una leva svantaggiosa.
Sintomi
La rottura della cuffia dei rotatori è responsabile di diversi sintomi, caratteristico il dolore notturno, debolezza del braccio, in particolare quando è in movimento. Può associarsi rigidità articolare, limitazione attiva del movimento articolare, più raramente gonfiore. Il dolore può localizzarsi anche nella regione antero-laterale del braccio, laddove decorre il bicipite e si inserisce il deltoide.
Diagnosi
Il chirurgo ortopedico diagnostica una patologia della cuffia dei rotatori in funzione della raccolta anamnestica e dell’esame clinico che deve necessariamente essere integrato con delle indagini diagnostiche, quali l’esame radiografico, di frequente la Risonanza Magnetica (RM) e talvolta la Tomografia Computerizzata (TaC).
Opzioni di trattamento conservativo della cuffia dei rotatori
- Eventuale contenzione con tutore reggi-braccio
- Infiltrazioni intra articolari para-tendinee
- Ridimensionamento dell’attività lavorativa e/o fisica
- Esercizi di fisioterapia specifici che devono essere eseguiti in un ambiente dedicato e con personale qualificato
Trattamento chirurgico della cuffia dei rotatori
La riparazione della cuffia dei rotatori in passato veniva eseguita mediante chirurgia aperta. L’avanzamento tecnologico con ottiche ad alta definizione e strumenti sempre più precisi, ha permesso oggi all’artroscopia di sostituire in toto la chirurgia aperta per ciò che concerne determinate procedure come ad esempio la riparazione/sutura della cuffia dei rotatori. Vengono usate delle viti in titanio, talvolta bio-riassorbibili, denominate “ancore”; queste consentono l’accostamento del tendine lesionato al tessuto osseo. A seguito dell'intervento chirurgico il paziente indosserà un tutore molto ben tollerato per alcune settimane (di solito 3 o 4), per permettere al tendine di attecchire nuovamente all’osso; questi sono definiti come “tempi biologici di riparazione”. Seguirà poi un protocollo specifico di fisioterapia mirato a lenire il dolore, ripristinare movimento e integrare progressivamente “l’anello Spalla” nella catena cinetica del corpo umano.