La clavicola è l'osso che collega lo sterno alla scapola e funge da fulcro per ogni movimento della spalla. La frattura della clavicola è una lesione molto comune osservata in atleti che praticano sport da contatto ma, essendo un osso molto “esposto anatomicamente”, la frattura può verificarsi anche dopo un trauma diretto di minore entità, frequente nelle cadute da moto o bicicletta.
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Le cause
Gli sport più comunemente associati alle fratture della clavicola includono il calcio, il rugby, il ciclismo e lo sci. Nella nostra attività quotidiana non di rado si verificano casi in cui vi è una frattura di clavicola dopo una caduta in ambiente domestico, un incidente stradale o un trauma accidentale.
Sintomi
Una clavicola rotta causa spesso dolore, gonfiore e lividi. Il dolore alla spalla aumenta con il movimento. A volte si presenta una tumefazione e un'alterazione del normale profilo della spalla intorno alla zona della frattura ed è possibile avvertire un crepitio quando si prova ad alzare il braccio.
Diagnosi
Per diagnosticare una clavicola rotta, il chirurgo ortopedico, raccolte le informazioni riguardo la dinamica dell’infortunio eseguirà un esame visivo, palpatorio e funzionale della spalla e si avvarrà di una radiografia per identificare l’esatta posizione e conformazione della frattura della clavicola. In alcuni casi, quando in seguito all’esame radiografico si abbia il sospetto di più frammenti ossei, il medico può anche raccomandare una Tomografia Computerizzata (TC).
Trattamento conservativo
La frattura di clavicola tendenzialmente guarisce senza un intervento chirurgico. Al paziente viene prescritto un tutore per sostenere il braccio ed evitare movimenti che potrebbero portare a una scomposizione della frattura. In caso di forte dolore viene valutato l’impiego di farmaci antidolorifici e antinfiammatori per alleviare la sintomatologia dolorosa. Dopo alcuni giorni di contenzione (20 / 30 giorni) con un tutore che consentono alla frattura della clavicola di consolidarsi con conseguente diminuzione del dolore, il chirurgo ortopedico può raccomandare al paziente di sottoporsi, previo controllo radiografico, a un protocollo riabilitativo specifico per riacquisire la normale funzionalità.
Trattamento chirurgico
La chirurgia della clavicola fratturata è necessaria in caso di fratture scomposte. L’intervento chirurgico viene eseguito qualora sia necessario riallineare le estremità fratturate e stabilizzarle durante il processo di guarigione. La chirurgia comporta l'uso di placche e viti a stabilità angolare per mantenere (fissare) la corretta posizione dell'osso durante il periodo di consolidazione. Il gesto chirurgico avviene mediante un’incisione cutanea longitudinale di qualche centimetro che permette la corretta visione della frattura così da consentire il riallineamento anatomico della clavicola. Placche e viti sono generalmente in titanio e se ben tollerate dal paziente non vengono rimosse. Eventualmente la rimozione avviene dopo 8 mesi.